Chiudi
Cerca nel sito:

Calcestruzzo con muschi: innovazione per città verdi e sostenibili

Calcestruzzo con muschi: una pianta cresciuta su un tetto
Condividi l'articolo

Abbiamo già scritto di verde pensile, celebrandolo come uno strumento valido ed efficace contro le isole di calore cittadine. Accanto a esso possiamo collocare un altro prezioso alleato capace di regolare il bioclima urbano, sempre qualche grado superiore rispetto al circondario. Si tratta del cosiddetto ecocemento bioricettivo, definito più semplicemente come calcestruzzo con muschi. I vegetali non sono contenuti all’interno del materiale edile, bensì possono crescervi agevolmente sopra. Il muschio non possiede infatti radici, come le altre piante, ma attecchisce pressoché ovunque grazie ai rizoidi, elementi che funzionano come una sorta di adesivo su svariati materiali, tra cui, naturalmente, il cemento.

La forza del rizoide

I rizoidi permettono al muschio di crescere sulla superficie di un’abitazione in totale sicurezza. Una pianta rampicante può compromettere la stabilità strutturale, dal momento che le sue radici tendono a farsi più forti e voluminose man mano che il vegetale cresce, arrivando a disunire il cemento. Si pensi alle radici sotterranee delle piante in città. Quante volte le vediamo deformare la sede stradale? Questi organi sono molto più vigorosi di quanto ci si aspetterebbe e non potrebbe essere diversamente. Il ruolo che giocano è fondamentale poiché la sopravvivenza, o meno, della pianta dipende letteralmente da loro.

Come le radici forniscono a un albero la sua nutrizione, lo stesso fanno i rizoidi per il muschio. Naturalmente, le esigenze nutritive del secondo sono considerevolmente inferiori rispetto a quelle del primo. Questo dà modo all’ecocemento di godere dei benefici del verde, senza soffrire delle problematiche legate alla sua proliferazione. Quel che è più importante è che il processo è interamente naturale. Non vi è alcun intervento antropico ad alterare la crescita del muschio.

Calcestruzzo con muschi: una città che dedica attenzione al verde
Applicare calcestruzzo con muschi può essere un valido metodo per aumentare il tasso di verde nelle città

La composizione del calcestruzzo con muschi

La miscela dell’ecocemento bioricettivo può essere applicata su una superficie esistente o inserita direttamente in un nuovo prodotto. È dunque possibile servirsi della formula del calcestruzzo con muschi, sia durante una ristrutturazione, sia nel corso di una nuova realizzazione. Si formerà una parete in quattro strati. Il primo, quello sulla cui base poggeranno tutti gli altri, sarà l’elemento costruttivo di sostegno, ovvero il layer di calcestruzzo intonacato all’esterno di un’abitazione normale. Subito sopra di esso si apporrà l’ecocemento, costituito di materiali studiati per accogliere e ospitare al meglio il rizoide che, dunque, troverà accogliente allocazione nel terzo strato.

Il layer più esterno, quello a vista, sarà costituito dal muschio, il quale riuscirà a garantire, una volta distribuitosi adeguatamente, una protezione naturale contro sole e caldo. Non solo, sarà anche bellissimo da guardare. I componenti che hanno il compito di creare uno strato fertile allo scopo di ospitare il verde, collocati durante il restyling o l’edificazione, si presentano ruvidi, porosi, acidi e si contraddistinguono per un’importante ritenzione idrica. Di fatto, danno origine a un’incubatrice perfetta per la crescita del muschio. Si stima che per ricoprire la pareti di vegetale non occorrano più di due mesi, nei quali non c’è bisogno di alcun tipo di intervento umano.

Efficacia ed economicità del calcestruzzo con muschi

Ovviamente, qualora si dovesse avere particolarmente fretta resterà sempre possibile aggiungere apposite sostanze nutritive, in modo da accelerare il processo. Il brevetto è di fresca accettazione e fare uso di questa soluzione edilizia diventerà sempre più economico. Da una parte, infatti, non occorrerà prendersi cura della crescita del vegetale sfoggiando il proprio pollice verde. Dall’altra, non sarà necessario alcun ancoraggio, diversamente da quanto accade – ad esempio – nei già citati giardini pensili.

È possibile che, nel prossimo futuro, le città respireranno grazie al muschio. Ridurre l’inquinamento, aumentare l’estetica delle abitazioni, tutelare la biodiversità assorbendo CO2… I potenziali vantaggi del biocemento sono numerosi. La startup olandese Respyre, depositaria del brevetto, promette che la sua tecnologia è rivoluzionaria. Naturalmente, lo fa a fini promozionali, ma le premesse appaiono davvero buone.

L’importanza di selezionare il giusto tipo di muschio

Nel corso di tutto l’articolo ci siamo riferiti al muschio al singolare, come se ve ne fosse un solo tipo. In realtà, non è così. Esistono varie specie di questo vegetale, le quali si differenziano a seconda delle caratteristiche geografiche e meteorologiche di ogni determinata area. Respyre è ben conscia di queste differenze, non sottili, e, quando applica il primo strato di muschio, quello che ha lo scopo di stimolare la crescita moltiplicandosi fino a coprire l’intera superficie ove è stato applicato il biocemento, tiene in considerazione esposizione solare e collocazione geografica. Affinché l’opera funzioni, è necessario prestare attenzione a queste variabili, o si correrà il rischio di minacciare la sopravvivenza del muschio.

La startup ci tiene a risultare quanto più ecosostenibile possibile e non si limita a dedicare attenzione alla natura in questa fase. Lo fa anche in quella precedente, quando seleziona calcestruzzo riutilizzato per inserirlo nel suo strato fertile. L’applicazione del cemento con muschi è pensata per richiedere la minor manutenzione possibile. In numerosi casi, non è necessario intervenire in seguito alla prima installazione.

Condividi l'articolo
Mattia Mezzetti

Ultime Notizie

Cerca nel sito