Fino al 20 settembre, per due giorni in modalità online e poi in modalità ibrida, RemTech Expo: oltre 200 convegni con più di 2.000 relatori provenienti da 100 paesi. Con le bonifiche al centro.
Partono oggi i lavori di RemTech Expo, hub tecnologico ambientale, specializzato sui temi del risanamento, della rigenerazione e dello sviluppo sostenibile dei territori. La community RemTech Expo – composta da realtà governative, enti pubblici, organi di controllo, società private, start up innovative, università, centri di ricerca, associazioni di categoria, professionisti – si ritrova ogni anno a Ferrara (ospite di Ferrara Expo) per fare una sintesi delle novità emerse.
I primi due giorni (16 – 17 settembre) di questa diciottesima edizione saranno esclusivamente digitali e trasmessi online, mentre le successive tre giornate (18 – 20 settembre) si svolgeranno in modalità ibrida, permettendo la partecipazione in presenza e da remoto. Previsti quest’anno più di 2.000 relatori provenienti da 100 Paesi, oltre 200 proposte congressualie oltre 300 imprese di diverse filiere.
Il focus di RemTech Expo
Al centro delle riflessioni e dei resoconti di questa cinque giorni, l’inquinamento del suolo e delle acque e le bonifiche, sia quelle di impronta più tradizionale che le bioremediation, le nature based solution, la sustainable remediation. E poi la gestione del rischio legato ad esempio ai PFAS o agli idrocarburi, e le tecnologie di bonifica, inclusi droni e intelligenza artificiale.
Dal biorisanamento all’utilizzo dell’AI per la caratterizzazione dei suoli
Si tiene oggi pomeriggio la sessione “Soil Pollution and Remediation: Data and Knowledge Harmonisation” sulla standardizzazione dei dati e delle conoscenze sulla contaminazione dei suoli. Ci saranno ovviamente aggiornamenti legislativi, come nella sessione 16 (18 mattina) dedicata ad “Healthy soil and the Soil Monitoring Law” che, partendo dallo stato dell’arte sull’inquinamento del suolo Ue (a cura del Joint Research Centre), analizzerà la normativa europea, in particolare la recente Soil Monitoring Law.
Si parlerà di “Bioremediation and nature-based solutions”, il 18 pomeriggio, con focus sull’efficienza del biorisanamento del suolo, sulla bioaugmentation, la caratterizzazione microbica delle matrici e sull’importanza di test di degradazione in laboratorio per la progettazione di strategie di biorisanamento. Saranno affrontate poi (19 settembre mattina, sessione 22) le potenzialità e i limiti della mycoremediation, la decontaminazione grazie ai funghi.
Verranno descritti i vantaggi legati all’impiego di droni: sia per la caratterizzazione dei suoli (sessione 11, 22 sera, online; sessione 15, 18 mattina) sia a supporto delle agenzie di controllo del territorio contro i reati ambientali (sessione 27, il 19). Si discuterà del ruolo che l’intelligenza artificiale sta avendo e potrà avere nell’analisi dei dati e nella caratterizzazione dei siti (sessione 15, 18 mattina).
Pratiche e strategie di bonifica sostenibile
La sessione 18 in particolare (18 pomeriggio), offrirà una panoramica su diverse pratiche e strategie di bonifica sostenibile a livello internazionale, con un’attenzione particolare a come vengono implementati i programmi nazionali per la gestione dei terreni contaminati.
Il riscaldamento termico conduttivo in situ per la bonifica del suolo sarà il cuore della sessione 19, il 18 pomeriggio: dai casi studio alla simulazione computazionale. La sessione 23 (19 mattina) sarà focalizzata sulla bonifica delle acque sotterranee con un focus sulle tecnologie avanzate e le strategie di gestione integrate. E poi tante analisi e best practice per la gestione dei contaminanti: dai PFAS (sessione 25, 19 mattina; sessione 36, 20 mattina; sessione 40, 20 pomeriggio) agli idrocarburi (sessione 29, 19 pomeriggio), dai metalli pensati (sessione 24, 19 mattina) ai solventi clorurati (sessione 31, 19 pomeriggio).