La campagna Mosaico Verde, realizzata grazie ad una collaborazione tra pubblico, privato e terzo settore, in 4 anni ha visto la piantumazione di 311mila alberi in 130 aree, che assorbono 217mila tonnellate di CO2. Un primo tassello per raggiungere gli obiettivi del progetto europeo Life Terra.
Una collaborazione tra pubblico, privato e terzo settore per riforestare l’Italia. Albero dopo albero, in quattro anni di progetti la campagna Mosaico Verde porta i suoi frutti: 311mila alberi messi a dimora e 286 ettari riqualificati in 130 aree gestite da Comuni ed Enti Parco di 16 Regioni italiane. AzzeroCO2 e Legambiente, promotori di questa campagna nazionale per la forestazione di aree urbane ed extraurbane e la tutela dei boschi esistenti, tirano le somme e si ritengono soddisfatti degli obiettivi raggiunti. Secondo le stime, tenendo conto del ciclo di vita medio degli alberi, le piante attualmente messe a dimora assorbono oltre 217mila tonnellate di anidride carbonica, un primo passo per restituire ossigeno ai territori e contribuire a contrastare la crisi climatica.
L’obiettivo di Mosaico Verde è la gestione forestale sostenibile
Le aziende che dal 2018 hanno aderito al progetto, integrandolo nelle loro strategie di responsabilità sociale d’impresa, sono ad oggi 36 e 127 i Comuni e gli Enti Parco che hanno reso disponibili aree verdi con lo scopo di migliorarne la gestione e incrementarvi lo sviluppo e la tutela della biodiversità, in particolare attraverso interventi di forestazione ma non solo. Tra gli obiettivi di Mosaico Verde, infatti, oltre a piantare alberi e garantire che attecchiscano e crescano bene, c’è anche quello di realizzare interventi di gestione forestale sostenibile, per far sì che i boschi possano continuare a generare servizi ecosistemici, riconosciuti ormai come fondamentali per l’equilibrio della natura e degli esseri viventi. Ricostruzione di habitat, ampliamento e collegamento di aree verdi frammentate, riqualificazione di zone abbandonate o in degrado, restituzione di spazi ricreativi alla collettività, gestione sostenibile delle foreste: l’obiettivo è quello di realizzare interventi di forestazione coerenti con le linee guida della Strategia Forestale Nazionale, considerando i quasi 12 milioni di ettari di foreste italiane non solo un inestimabile patrimonio di biodiversità e paesaggio, ma anche fonte di benessere, salute e ricchezza per l’intera filiera bosco-legno-prodotti forestali, legnosi e non, attraverso una gestione attiva sostenibile e responsabile. Le foreste ricoprono, infatti, nel nostro Paese circa il 36% della superficie nazionale, ma solo il 18% può contare su un piano di gestione adeguato, secondo i dati del primo Rapporto nazionale sullo stato delle foreste in Italia (RaF Italia) realizzato dalla Direzione generale delle foreste del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, con cui Mosaico Verde ha istituito un tavolo di lavoro permanente. C’è da tenere presente, inoltre, considerando i numeri del Rapporto 2020 di ISPRA SNPA sul consumo di suolo in Italia, che il 16% della superficie forestale è a rischio desertificazione e il 16,5% della superficie boschiva è considerata ad alta e media criticità per frane e dissesti.
Interventi di forestazione realizzati tramite Mosaico Verde
Gli interventi realizzati attraverso Mosaico Verde hanno lo scopo di rispondere alle esigenze dei territori. “Ogni intervento – spiegano i promotori dell’iniziativa – è un progetto a sé e risponde a specifiche necessità, ma soprattutto è immaginato per crescere nel tempo e raggiungere la maturità necessaria per sopravvivere in autonomia”. Progetti ad hoc, che includono sempre, nella prima fase di attecchimento delle piante, un piano di manutenzione integrativo rispetto a quello programmato dagli enti che gestiscono le aree. “In generale – proseguono – nelle aree urbane si privilegia la creazione di boschetti antismog, di barriere fonoassorbenti per mitigare il rumore causato dal traffico veicolare, l’aumento delle zone d’ombra per consentirne la fruizione da parte dei residenti e il miglioramento dell’aspetto paesaggistico attraverso l’utilizzo di specie arbustive con fioriture gradevoli. Nelle aree periferiche e nelle zone parco, solitamente si vanno a progettare interventi dall’aspetto naturaliforme, per aumentare o ricostituire la copertura arborea e ridurre l’effetto isola di calore nelle stagioni più calde, ripristinare la biodiversità attraverso l’impiego di specie autoctone, privilegiando quelle che forniscono cibo e riparo all’avifauna e rimuovendo quelle straniere e infestanti, che spesso sono state impiegate in passato perché di facile attecchimento”. Tra gli interventi realizzati con le aziende, i 13mila alberi piantati nel 2022 da Mellin (Danone), distribuiti tra il Comune di Torino e quello di Reggio Emilia, il Parco nazionale dell’Alta Murgia e quello del Vesuvio e il Parco della Cellulosa nel Comune di Roma; i 1.180 alberi messi a dimora nel 2021 da Terna, in gran parte nelle aree protette Parco naturale del Po piemontese, ma anche nel terzo municipio di Roma; i 10mila nuovi alberi degli interventi di forestazione sostenuti da Ikea nel triennio 2019-2021 sia nella città di Pescara che nel Comune di Corvara in Badia per il ripristino ecologico di una foresta danneggiata dalla tempesta Vaia del 2018, e nel 2022 gli interventi di tutela forestale nel Parco nazionale del Vesuvio che hanno consentito l’installazione di Bee House per gli insetti impollinatori e di telecamere per il monitoraggio delle specie animali. Oppure gli interventi di tutela e gestione di sei aree boschive realizzati da Grancereale (gruppo Barilla) sempre nel triennio 2019-2021 all’interno del territorio del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, nel Parco regionale di Portofino e nel Comune di Borgo Valsugana in Val di Sella, a cui vanno aggiunti 2.800 alberi piantumati lo scorso anno. Così come Fastweb, che nel 2021 ha piantato 3mila alberi equamente distribuiti tra il Parco della Cellulosa a Roma, il Parco di Porto di Mare a Milano e il Parco urbano Asi nella zona industriale tra Bari e Modugno, e ne ha messi in bilancio altrettanti per il 2022 e il 2023.
Mosaico Verde favorisce l’incontro tra domanda di forestazione e offerta di aree disponibili
Il meccanismo di Mosaico Verde è semplice: è una piattaforma che regola l’incontro tra l’offerta di aree pubbliche disponibili per la forestazione o aree verdi esistenti da tutelare e la volontà delle aziende di investire le proprie risorse come misura di responsabilità sociale d’impresa. Mosaico Verde da un lato effettua una valutazione tecnica delle aree messe a disposizione dagli Enti, dall’altro fa uno screening delle aziende interessate a investire, per individuare possibili corrispondenze sulla base delle preferenze indicate (zona, superficie, capienza in termini di alberi, attività previste dal progetto, accessibilità, ecc.). Una volta trovata la corrispondenza, AzzeroCO2 propone all’azienda il miglior progetto disponibile di rimboschimento o di gestione sostenibile del bosco, che una volta finanziato dall’azienda viene realizzato in collaborazione con ditte specializzate e certificate. La campagna Mosaico Verde rientra nel più ampio progetto europeo Life Terra che si propone di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici attraverso la messa a dimora di 500 milioni di alberi entro la fine del 2025.